Misure magnetiche
E’ un metodo non invasivo di prospezione geofisica che si basa sulla registrazione della variazione del campo magnetico terrestre (contrasto di suscettività magnetica), o del suo gradiente, indotta dalla presenza nel sottosuolo di corpi con caratteristiche ferromagnetiche che alterano il valore del campo magnetico naturale presente nell’area di investigazione. Le anomalie magnetiche possono essere ricondotte a variazioni geo-litologiche, alla presenza di materiali metallici o strutture archeologiche sepolte. La rapidità e la non invasività di acquisizione e l’utilizzo della configurazione a gradiente, lo rendono uno dei metodi maggiormente utilizzati in ambito archeologico anche se le sue applicazioni possono interessare anche altri contesti.
Alcune delle applicazioni in ambito archeologico-geologico-ambientale-ingegneristico risultano essere:
- individuazione di strutture archeologiche sepolte;
- individuazione geometrie ed estensione di antichi insediamenti;
- individuazione di accumulo di metallo;
- individuazione di zone di riempimento e/o paleoforme;
- individuazione tracciati di vecchi canali;
- ricerca mineraria;
- ricerca di fusti sepolti;
- ricerca grosse condotte;
- ricerca materiale metallico in generale.